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venerdì 4 luglio 2008

Coach Affairs . . .

Premessa: al nuovo coach tutto l'appoggio e la fiducia.
Non lo conosciamo di persona, ma chi ci ha avuto a che fare ne dice un gran bene, il resto, come al solito, lo dirà la storia.

Leggendo e rileggendo l'articolo della Nuova del 2 Luglio 2008 nel quale si riporta una intervista a J. Manunta, il tecnico uscente, non possiamo non trovarci d'accordo con lo stesso su alcuni aspetti.
Fermo restando che una Società tratta i contratti come meglio crede e si gestisce come le garba, rimane che si è comunque mandato un allenatore vincente ( . . . ironicamente . .. la Francia, con le dovute proporzioni, si tiene uno che non mette Trezeguet in campo - 160 goal in 7 stagioni - . . . e non ha praticamente fatto goal agli europei . . . .) per sostituirlo con un altro che deve ricominciare un progetto da zero, forse annullando in un colpo quanto raggiunto in termini di amalgama durante una stagione vittoriosa.
Il fulcro è stato senz'altro l'aspetto legato alla gestione dei giocatori, e qui siamo al parere di molti dei tifosi.
Degli aspetti economici poco ci importa e ci riguarda direttamente, se non per quanto ciascuno liberamente spende, o può spendere, per proprio conto per sostenere la Squadra.

Dicevamo . . . forse la disabitudine di alcuni a dei ritmi continui di allenamento e a delle programmazioni che poco spazio lasciavano al dilettantismo (seppur in 1a categoria c'erano dei salari mica male . . .), forse un difetto di comunicazione del Coach, forse il voler essere PrimeDonne di altri, forse delle scelte lavorative o di vita, forse tutto ed il suo contrario . . . fatto sta che nei momenti cruciali alcuni giocatori, anche davvero bravi, su cui si era scommesso, o che sarebbero stati utili, sono andati via, alcuni anche dopo diversi comportamenti sicuramente, almeno sportivamente, discutibili.
Molti dei "vecchi" tifosi lo avevano previsto . . . azzeccandoci in pieno.
Risultato? Ne ha patito la Squadra e chi ha dovuto tirare la carretta perché le soluzioni alternative mancavano. La conseguenza prima è che si è dilatato il tempo necessario per centrate l'obiettivo promesso, rischiando anche di perderlo.

Ora, ci chiediamo, su chi avremmo scommesso all'avvio della stagione di Promozione?
Ciascuno risponda come crede. Come dice il mio buon amico Giovanni: E' questione di cuore e pancia, il resto lascia il tempo che trova.

Solo pareri, soprattuto prima della festa di domani, ma un pochino di amaro in bocca per l'epilogo post Promozione rimane.

A presto.

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